La trama. Adria è una ragazza sfortunata. Per tutta la vita ha dovuto penare e sopportare. Un padre ubriacone e violento – che ha abusato di lei in passato – e una madre troppo fragile per evitare ai figli una vita coronata da dolore e umiliazione. È questa la ricetta della sua infanzia. Ma Adria è cresciuta anche forte e temprata, ha la voglia di salvarsi, di abbattere gli ostacoli. Eppure tutta la sua esistenza sembra scandita da una brutta stella, come quando conosce Stefano, di cui s'innamora, ma col quale non riesce a essere se stessa. Cosa la blocca? Cosa le impedisce di vivere davvero? È solo colpa di un passato troppo sporco, o c'è dell'altro? E avrà finalmente pagato il suo conto con la sfortuna? In un crescendo di riflessioni, incontri e scontri, si snodano le 236 pagine del romanzo, che culminerà con un incredibile colpo di scena. Un tema scottante, quello dei femminicidi e dei maltrattamenti sulle donne, raccontato con estrema crudezza, perché crudo e cupo è il mondo in cui viviamo. Una società che insegna agli uomini a calare le braghe non appena mettono il piede fuori dal grembo e alle donne a tenere le gambe chiuse…
Elena Levato, nota come Franca, nasce a Savelli, in provincia di Crotone, il 23 novembre del 1952. Già durante gli studi capisce di non poter fare a meno della letteratura, che sia da questa parte del libro (come scrittrice), che dall'altra (come lettrice). È autrice infatti di diverse pubblicazioni e cura una rubrica, "Raccontiamo" per il periodico locale La Nuova Voce. Vive a Settimo Torinese, dove collabora anche con un'associazione a tutela delle donne in situazioni di disagio.